PREFAZIONE DI BILL SBAFFALO
Decano delle scuderie
all’Ippodromo di S. Siro
La prima cosa che devo sottolineare,
nel presentare questo libro, è che la descrizione della cruda realtà riportata fedelmente,
è stata voluta dall’autore per non togliere
ai lettori nulla di quanto ci fosse da descrivere.
Nel fare questo esorto comunque i malati
di cuore e le persone particolarmente influenzabili a desistere dal desiderio di leggere fino in fondo tutto il volume e di rivolgere la loro attenzione
a testi meno impegnativi.
A tutti coloro che comunque avranno l’insano coraggio di farlo, vada il mio personale augurio affinché non abbiano spiacevoli conseguenze
di carattere neurologico.
Nella mia lunga carriera ho potuto spesso constatare di persona quanto apparenti nobiltà
d’animo e probanti doti morali, siano in realtà solo la facciata di un mondo sommerso fatto di cialtronerie ed imbrogli.
Proprio questo mondo è tanto ben identificato nella narrativa con incisivo realismo
e ciò dà a tutto il racconto la suspense di un giallo e la concretezza
di un documentario.
L’autore si addentra nell’incredibile tunnel di una situazione la cui drammaticità supera qualsiasi fantasia; la vicenda scritta in prima persona è talmente emozionante ed avvincente che varrebbe la pena di leggere il libro tutto d’un fiato, se con ciò
non si rischiasse di perderne parte del contenuto artistico nel quale lo scrittore
ha dato anche il meglio della sua preparazione letteraria.